martedì 24 febbraio 2015

Keep calm and pole dance




-36 giorni alla gara.
Periodo di stress intenso, un po’ per tutte …
La tensione si fa sentire, e anche una buona dose di stanchezza. Alla tensione per il contest si aggiunge la vita che ognuna di noi ha, con i suoi problemi di lavoro, di uomini, di tempo; un cocktail pericoloso, che a volte esplode.
Ci alleniamo, litighiamo, facciamo pace; ci riempiamo di lividi e dolori come se non ci fosse un domani; qualcuna si è fatta male e speriamo si riprenda in fretta …
Ci alleniamo alle ore più improbabili, nei giorni più improbabili; neppure la neve ci impedisce di raggiungere la scuola.
Siamo tutte a dieta, e per questo affamate di cibo; ma anche di leggerezza, perché il culo pesa quando ti devi sollevare, ma soprattutto pesano i pensieri nella testa e nel cuore; siamo alla ricerca di grazia (non puoi appenderti al palo e sembrare un capodoglio), di elasticità, di forza. E tutto non si può avere … siamo tutte a dieta ma mangiamo caramelle per essere coerenti.
Lavoriamo alle nostre coreografie; ci alleniamo per imparare nuovi trick da, eventualmente, inserire nella coreografia.
E ci esaltiamo quando una combo ci riesce; ci innervosiamo quando una trick non esce, quando il palo scivola, quando non abbiamo aderenza; perché il palo è implacabile ed è un attimo non appiccicare più: non possiamo fare la doccia prima di allenarci, o per lo meno non dobbiamo usare il sapone; non possiamo fare la ceretta, figuriamoci mettere una crema idratante. Vai poi a spiegare agli ormoni che bisogna allenarsi, e non possiamo avere il ciclo, perché il ciclo è doloroso, toglie energie e sballa la pelle, e su quel cazzo di palo non ci stiamo più, perché non abbiamo forze e neppure appiccichiamo; ma dobbiamo allenarci comunque, e chissenefrega se nel nostro corredo genetico c’è un doppio cromosoma X.
È un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo …








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